C’era una volta la Caravan… Potrebbe iniziare così la storia delle station wagon Opel che all’epoca in Italia chiamavamo familiari o giardinette. Correva l’anno 1953, ovvero quasi settanta anni fa, ed il lancio della prima stationwagon della Casa tedesca – l'indimenticabile Opelolympia Rekord del 1953 – coincise con la nascita del nome CarAVan (un acronimo di "car and van" ovvero automobile e furgone) destinato a diventare sinonimo di un'intera categoria di automobili.
Il nuovo nome era l’espressione di un nuovo concetto di automobile che innescò un autentico boom. Nel 1953 e nel 1954 Opel costruì qualcosa come 16.000 CarAVan, pari ad oltre il 10% delle vendite della corrispondente berlina. Nel 1955 questi numeri crebbero ancora di circa il 20%: 103.000 berline e 21.000 CarAVan. Da allora ci fu sempre una versione CarAVan in ogni generazione di Opel Rekord e, visto che nel segmento delle medie (quello cioè di Opel Olympia) la quota di CarAVan aumentava continuamente, Opel decise di realizzare anche una stationwagon di classe compatta.
Nel marzo 1963 Opel lanciò la Kadett CarAVan, un modello che catapultò le vendite di CarAVan a livelli che portarono il marchio a produrre quasi il 50% delle stationwagon costruite in Germania. I clienti di Opel Kadett potevano inoltre contare su un equipaggiamento a richiesta che era la prima caratteristica di una vera stationwagon: un divanetto per bambini che poteva essere montato contromarcia all'interno del bagagliaio. Il nome Caravan però suggeriva una vocazione al campeggio che non era però nelle corde di queste Opel e, soprattutto in Italia, si cominciò ad adottare il nome stationwagon che fu poi progressivamente accettato anche dalla casa madre. Nome che, nel 1992, fu ripreso con successo da Opel Astra la cui versione stationwagon fu fino alla fine del decennio la vettura di questo tipo più venduta in Europa e per alcuni anni in Italia.
Quando, nel 1970, Opel inventò il segmento medio - che si inseriva al di sopra di quello della compatta Opel Kadett – introdusse con la nuova Opel Ascona il nome Voyage che ne contraddistingueva la versione di lusso della stationwagon con fiancate parzialmente rivestite in legno. Il nuovo nome era una chiara indicazione di una tendenza futura: la stationwagon non sarebbe stata più un veicolo per soli commercianti e tecnici della manutenzione.
All'inizio degli Anni '70 solo il 20% dei clienti di queste vetture le utilizzava esclusivamente per uso privato, ma all'inizio degli Anni '90 la loro percentuale aveva superato il 50%. Opel fece in modo che le sue stationwagon – che da Opelasconavoyage in poi hanno sempre compreso molte versioni di lusso e sportive – si adattassero ad ogni gusto e ad ogni tasca.
Alla fine degli Anni ’80 le stationwagon Opel facevano tendenza. La Opel Omega stationwagon 24v del 1989, equipaggiata con un 6 cilindri in linea di 3.000 cc da 204 CV, fece da apripista alla realizzazione di nuove potenti e dinamiche stationwagon. Questa tendenza fu ripresa anche nel segmento delle compatte, quando nel 1993 venne lanciata una Opel Astra stationwagon con motore a 16 valvole da 150 CV, la più potente stationwagon della sua categoria.
Nel 2005 fu invece lanciata la sportivissima Opel Vectra stationwagon OPC, che all'epoca era una delle più potenti automobili a trazione anteriore sul mercato. Il suo 6 cilindri a V di 2.800 cc con turbocompressore da 255 CV (188 kW). Le sue prestazioni su strada erano paragonabili a quella di una granturismo. Il resto è storia dei nostri giorni.
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